Il DVD del Pane a Vita

E’ disponibile da oggi il DVD del Pane a Vita. Si può ordinare da qui: http://bit.ly/1JqmMId
Il DVD contiene la versione integrale del film, il trailer ed E’ finita, il documentario inedito sulla Cividini.

Oltre che in italiano, il DVD è sottotitolato in inglese, francese, spagnolo, tedesco e portoghese, grazie alle traduzioni di Berta Bayon, Andrea Benassi, Margrit Bieder, Daniel Goncalves e Tessa Marzotto.

10647063_1011642502194204_3167000773295604_n

Lara ha ritrovato lavoro

Dopo un anno e mezzo di cassa, e dopo un mese dal definitivo fallimento dell’Honegger, Lara Vezzoli, una delle protagoniste del film, ha ritrovato lavoro. O meglio, il lavoro ha ritrovato lei, oltre ogni aspettativa. Alla Martinelli di Casnigo – poco distante da Albino, sempre in Val Seriana – avevano bisogno esattamente della sua figura professionale, e lunedì prossimo Lara riprenderà a fare esattamente lo stessa mansione che svolgeva in Honegger.

L’hanno chiamata direttamente dalla ditta: “Quaranta minuti dopo quella telefonata ero negli uffici della Martinelli: il mio primo colloquio dopo 23 anni. Ero talmente agitata che mi mancava la saliva, ma quando sono uscita, facevo i salti alti così. Forse mi avranno presa per matta”

Qua l’articolo del Corriere della Sera – dorso bergamasco dedicato alla vicenda

lara-2

Il racconto di #paneavitatour

E’ finito #paneavitatour, sette giorni di proiezioni con l’autore ed i personaggi, da Milano ad Appignano del Tronto. Dopo le anteprime ed il tour, il film comincia ora la sua circuitazione normale: qua potete trovare tutte le prossime date (e qua chiedere informazioni per una proiezione).

val seriana 3 b.il pane a vita tour

Il tour è stato straordinario: occasione di incontri e discussioni vive, con gruppi di persone differenti fra di loro, dalla sala milanese del festival Sguardi Altrove ad un casale restrutturato nella collina cesenate.

wpid-wp-1395229200794.jpeg

Le tre protagoniste con Stefano Collizzolli prima della proiezione di Gorle

Abbiamo cominciato il 16 marzo 2014 con Sguardi Altrove, film festival milanese dedicato al cinema al femminile (selezionato, in questo caso, non il regista ma evidentemente le protagoniste…), ed abbiamo proseguito il 18 marzo a Gorle, vicino a Bergamo, allo sbocco della val Seriana.

Per la prima volta dopo l’anteprima al Conca Verde di Bergamo e la proiezione ad Albino, tutte e tre le protagoniste erano presenti. In sala c’erano un centinaio di persone, e dopo la proiezione si è rimasti per quasi un’ora a discutere, e ad ascoltare Lara Vezzoli e Giovanna e Liliana Ghilardi raccontare cos’è cambiato, e soprattutto cosa non è cambiato dopo più di un anno di cassa integrazione.

La proiezione era la nona nel territorio bergamasco, dove, grazie al lavoro di Fondazione Bernareggi, il film sta girando molto.

 

 

wpid-wp-1395229283423.jpeg

In fila per la proiezione

Il giorno successivo, 19 marzo, era la data della decima proiezione in provincia di Bergamo, ad Osio Sotto, e non era una proiezione qualsiasi. Ad Osio, infatti è stato girato molto materiale all’interno del progetto di racconto della crisi sviluppato da ZaLab con Caritas Bergamasca. Questo materiale confluirà in un secondo film documentario, la cui uscita è prossima.

Dopo la proiezione si è parlato a lungo con Don Giuliano Zanchi di Fondazione Bernareggi e con Stefano Collizzolli, di lavoro e della sua mancanza, di solidarietà e di un nuovo modello economico e di convivenza civile ormai necessario. Dal pubblico, molti hanno condiviso esperienze di difficoltà e punti di vista sulle possibili vie d’uscita, e, per la prima volta, qualcuno ha provato a criticare l’eccessiva centralità del lavoro nella vita dei bergamaschi. Non è stata una comunicazione bidirezionale fra palco e pubblico, ma quasi un’assemblea, con una discussione viva ed a tratti dolorosa. Una voltà di più, “Il pane a vita” si conferma in grado di costruire momenti di autocoscienza e di convisione su un passaggio molto traumatico per l’intero paese.

Il 20 marzo  il film si è spostato a Roma, al Fafulla, per la rassegna ZaDoc. La proiezione è stata occasione per il pubblico romano di conoscere e confrontarsi con la montatrice del doc Marzia Mete e con la coautrice del soggetto e rappresentante della produzione Sara Zavarise. Grande commozione per la presenza tra il pubblico della figlia di una operaia della Honegger, lo storico cotonificio, chiuso dopo 123 anni, raccontato nel film.

radart 3

La presentazione a Rad’Art. Più tardi eravamo in cerchio. Foto di Abele Gasparini.

Il 21 marzo eravamo a Mercato Saraceno (FC), nello splendido spazio di Rad’Art, un casale sull’Appennino trasformato in luogo di residenze per artisti. La proiezione era la prima uscita di quest’anno per il F.A.C.K festival, Forum di Arte e Cultura contemporanea. Dopo il film, più di due ore di discussione intensa, attenta, orizzontale, attorno al film, attorno al nostro paese ora, alle possibili vie d’uscita, alle pratiche ed alle ipotesi. Punti di vista ed esperienze molto diversi, per un vero momento di scambio in cui tutti hanno preso parola e si son messi in gioco, con Maurilio Pirone di ADL Cobas Emilia Romagna e lavoratori logistica Cesena, Anton Roca – RAD’ART project, Nhandan Chirco, Stefano Collizzolli, Abele Gasparini, Sara Biscioni – Comitato Difesa Sociale, e altri…

 

pane a vvita appignanoDomenica 23 marzo, il tour ha infine avuto una chiusura che è anche un’apertura. Ad Appignano del Tronto (AP), l’Associazione Frammenti ha infatti organizzato la proiezione del Pane a vita come anteprima del festival di video Frammenti. La sala consiliare del comune era piena; dopo il saluto del sindaco Nazzarena Agostini, si è discusso con Arianna Cameli di Frammenti,  Gino Sabatini, presidente di CNA Marche ed Andrea Quaglietti, USB; il film è stato occasione di condivisione e riflessione sulla crisi nel territorio delle basse Marche, ed in particolare della lunga vertenza che si sta trascinando a proposito della delocalizzazione della fabbrica Haemonetics. La splendida ospitalità marchigiana ha fatto il resto.

#paneavitatour a Gorle

Magnifica proiezione ieri a Gorle, vicino a Bergamo, allo sbocco della val Seriana. Per la prima volta dopo l’anteprima al conca verde di Bergamo e la proiezione ad Albino, tutte e tre le protagoniste erano presenti.
In sala c’erano un centinaio di persone, e dopo la proiezione si è rimasti per quasi un’ora a discutere, e ad ascoltare Lara Vezzoli e Giovanna e Liliana Ghilardi raccontare cos’è cambiato, e soprattutto cosa non è cambiato dopo più di un anno di cassa integrazione.

image

Le tre protagoniste con Stefano Collizzolli prima della proiezione

image

Il cineteatro Sorriso di Gorle (bg)

image

In attesa della proiezione

Continua a leggere