Lara ha ritrovato lavoro

Dopo un anno e mezzo di cassa, e dopo un mese dal definitivo fallimento dell’Honegger, Lara Vezzoli, una delle protagoniste del film, ha ritrovato lavoro. O meglio, il lavoro ha ritrovato lei, oltre ogni aspettativa. Alla Martinelli di Casnigo – poco distante da Albino, sempre in Val Seriana – avevano bisogno esattamente della sua figura professionale, e lunedì prossimo Lara riprenderà a fare esattamente lo stessa mansione che svolgeva in Honegger.

L’hanno chiamata direttamente dalla ditta: “Quaranta minuti dopo quella telefonata ero negli uffici della Martinelli: il mio primo colloquio dopo 23 anni. Ero talmente agitata che mi mancava la saliva, ma quando sono uscita, facevo i salti alti così. Forse mi avranno presa per matta”

Qua l’articolo del Corriere della Sera – dorso bergamasco dedicato alla vicenda

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#paneavitatour a Gorle

Magnifica proiezione ieri a Gorle, vicino a Bergamo, allo sbocco della val Seriana. Per la prima volta dopo l’anteprima al conca verde di Bergamo e la proiezione ad Albino, tutte e tre le protagoniste erano presenti.
In sala c’erano un centinaio di persone, e dopo la proiezione si è rimasti per quasi un’ora a discutere, e ad ascoltare Lara Vezzoli e Giovanna e Liliana Ghilardi raccontare cos’è cambiato, e soprattutto cosa non è cambiato dopo più di un anno di cassa integrazione.

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Le tre protagoniste con Stefano Collizzolli prima della proiezione

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Il cineteatro Sorriso di Gorle (bg)

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In attesa della proiezione

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La prima proiezione per gli studenti

Trecento studenti hanno visto questa mattina Il pane a vita all’Auditorium Sant’Alessandro a Bergamo. Una sala silenziosa e partecipe.
Dopo il film si è discusso per quasi un’ora con Giovanna e Liliana Ghilardi: molte risate assieme e momenti di riflessione collettiva tesa, commossa.

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Con questa proiezione, il pane a vita chiude il suo 2013 ed insieme apre un percorso che ci interessa molto: quello delle scuole e degli incontri con studentesse e studenti.
Buone feste a tutti!

Il racconto dell’Eco di Bergamo dell’anteprima di Albino (BG)

E’ stata una meravigliosa serata ieri, al nuovo Cineteatro di Albino, per l’anteprima in Valle del “Pane a vita”.

Per noi era la data più importante: portare il film nel territorio dove è stato girato, dove le ferite che cerchiamo di raccontare sono ancora aperte e dove molto del pubblico aveva vissuto in prima persona la vicenda è stato emozionante e decisivo.

La sala – 350 posti – era piena; dopo una breve presentazione del Sindaco di Albino (il Comune ha offerto la serata), di Don Giuliano Zanchi per la Fondazione Bernareggi, di Giacomo Angeloni per Caritas Bergamasca e di Stefano Collizzolli, regista del film per ZaLab, è cominciata la proiezione. Ed è stato molto bello sentire il pubblico che riconosceva i luoghi, ricordava la propria esperienza in Honegger ed attorno, si emozionava, commentava e, spesso, rideva.

Dopo il film, la sala ha potuto applaudire e dialogare con Lara Vezzoli e Liliana e Giovanna Ghilardi, che sono salite sul palco assieme a Matteo Calore, coautore del film, e Silvia Giosmin, assistente montatrice, ed hanno ascoltato i molti interventi dal pubblico.

Presto posteremo dei video della serata – intanto, se eravate presenti e volete continuare il dialogo iniziato in sala, il sito e la pagina facebook sono a disposizione.

In allegato, il bell’articolo di Francesca Belotti sull’Eco di Bergamo(cliccate sulle immagini per poterne avere una versione leggibile)

L'Eco di Bergamo - 13 dicembre 2013 - dopo l'anteprima ad Albino (BG) - il racconto della serata , 1

L’Eco di Bergamo – 13 dicembre 2013 – dopo l’anteprima ad Albino (BG) – il racconto della serata , 1

L'Eco di Bergamo - 13 dicembre 2013 - dopo l'anteprima ad Albino (BG) - il racconto della serata , 2

L’Eco di Bergamo – 13 dicembre 2013 – dopo l’anteprima ad Albino (BG) – il racconto della serata , 2

Intervista a due protagoniste sull’Eco di Bergamo

L’Eco di Bergamo ha pubblicato tre pagine sull’inserto domenicale, partendo da “Il Pane a vita” per raccontare la crisi nel territorio.

In apertura, c’è una bella intervista a due delle protagoniste del film, le gemelle Liliana e Giovanna Ghilardi.

«I ragazzi sono venuti un po’ di volte a casa – aggiunge Giovanna – noi vivevamo come al solito e loro filmavano. Adesso ci hanno dato il dvd, ho scoperto che stiro velocissima»

(cliccate sulle immagini per leggere l’articolo)

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